Il
<non> e l’interrogativo di Marco Furia / il mio a fianco
Critica non è altro che pensare in negativo:
coralità di voci di un pensare differentemente, distinguibili:
in tonalità in sfumature sfaccettate,
nell’ottica della riutilizzazione, attualizzata nel figurato che ne descrive e ne qualifica l’orientamento (per intenderci, segnalo quelli che hanno
assunto un ruolo culturale egemonico: strutturalista, fenomenologico,
neopositivista, analitico, ermeneutico), del criterio condizionale a partire e per mezzo del quale il relativo
tessuto discorsivo assume quel realismo logico qualitativamente altro del
dicibile poetico; in atonalità
edipizzata, in quanto la decostruzione di quel criterio ne riattiva, nel disinnescarne la funzione normativa, quel realismo logico nell’oggettivazione dell’alternativa
proposta: ineludibilità di un atteggiamento
mentale: il positivo, il
certificato di credibilità di ogni proponibile: Edipo nell’Anti-Edipo di Deleuze/Guattari; nella disseminazione di Derrida; in me.
Il negativo! Più lo vivo, frastornato dall’urlo di un presente in travaglio squillante,
a più voci in reciproca dissonanza, il no alla storia dell’ieri,
più vedo misurato quel no, trapasso,
messianico annuncio di nuove primavere,
sul piano dell’enunciato più
convincente del loro segno di redenzione.
Il no, vigore di una dialettica dell’alternativa, perduta per strada dalla
riproposizione della normativa
dell’assoggettamento, oggi, oltre
quella dialettica, propulsore
criptico già allineato a
omogeneizzare i comportamenti, imposto, spiegato e giustificato razionalmente
dall’enunciato in opposizione:
trionfo di Edipo.
Io, in
contagio consapevole, mi muovo, tra le mie tensioni
irrisolti, interrogando interrogandomi attraverso un dicibile figurato dal
coniugare l’esigenza logica del senso con l’immaginazione poetica, sollevandolo dalla fissità del linguaggio e dal relativo tu devi della grammatica, per sfuggire alla sua oggettivazione, Edipo, e presentarlo spinta a uscire dallo scolasticismo indotto: <la vita non è
un argomento>: Nietzsche: La Gaia scienza.
Franco Riccio
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