OTTANTADUEESIMO
SOLILOQUIO
break
a riposo / riprendo: il mio pensiero esige...riaffermando Adorno
della Dialettica negativa...che io pensi, riflettendomi...in ascolto
della syncope (indecisione che
può dare una svolta all'ondeggiamento incoativo dell'esperienza) di
Nancy...senza propormi “testo”, per la complessità
indecifrabile di un oggi a varianti oscillazioni che rendono
impossibile di essere inserito all'interno di un modello unico.
Inversione
del sistema economico, non più basato sulla fabbrica,
ma sulla banca e clima
neoliberista,
legano in continuità questo mio
blog al precedente.
In
essa e attraverso essa è da indirizzare...secondo il mio avvertire
il problema, gravido
per le sorti della nostra esperienza esistenziale...la nostra
riflessione, per renderci conto del clima confusionario, il quale
ammanta il vivere la quotidianità.
Una
gamma relativamente ampia di stimoli, che impongono nuovi
interrogativi, prococa in noi, educati a dar risposte
attraverso categorie d'intelligibilità,
inoculate sia pedagogicamente sia per contagio di gruppo /
funzioni categoriali,
schemi concettuali di regolarità delle connessioni stimoli/risposte
attravero i quali si snoda e si sviluppa ogni formazione
discorsiva, mediante la quale
diviene comunicabile ogni configurazione dell'esistente...
...e,
il tracciato di una linea
interpretativa, in un genealogicamente arroccarsi in memoria
culturale, <si assume, come
presupposto dell'interpretazione, l'identità
dell'interprete e
dell'interpretato> (Böckh
- <uno dei padri fondatori della moderna filologia> -, in
Vitiello Hermes,
o della contraddizione, in
“Anterem” , n. 89, già in precedenza cit.) / ciò, <dacché
col “passato, al quale apperteniamo, abbiamo sempre qualche
familiarità> (ibidem)...
...e,
quel tracciato, in
climatica attualizzazione,
trasmette nell'emergenza del nuovo, in atto,
quella tendenza interpretativa su un oggi divenuto già
ieri: <Il passato –
l'a priori,
il pre-dato – è nell'interpretazione il futuro del futuro>
(ibidem)....
...e
la confusione delle
nostre idee si fa capitale.
Essa
smaschera
l'oscurità
sia negli uomini di governo e dei sindacati sia in noi, appendici
delle loro decisioni / mette in luce:
nei
primi,
una presa di posizione di una trasparenza a sé di una modalità di
provvedimento sulla base del rimedio immediato, canonicamente
regolamentato nella sua astratta separazione dalla circostanzialità
di un esistente che si manifesta complesso / intervento, esercitato:
sia
sul settore socio-economico circoscritto nella sua congiuntura,
disattivato dalla rete di significati che la crisi
va
climatizzando, e il cui effetto solvente è l'indiscrepanza con un
oggi che
configura <un reticolo...in cui l'accumulazione e interazione dei
diversi media
va producendo un vero e proprio salto di qualità sia in ambito
sociale sia in ambito semantico> (Duque);
sia
nel tentativo di liberare la società dalle impurità
cagionate dall'indubbia consapevolezza del reo - criminale o corrotto
- sconnettendoli, tuttavia, dalla radice
che li produce e li rigenera nella misura in cui si configura
l'assetto organizzativo del nostro rapporto interrelazionale,
culturalmente
definito
sociale
/ radice,
la quale trasforma quel reato...funzione
assolvibile dagli organi giudicanti...in fenomeno
sociale in propagazione:
problema, pertanto, non giudiziario,
ma politico:
mette in gioco
l'intero sistema organizzativo.
Ciechi
che
non vogliamo
vedere /
bendati e assordati dalla retorica del cambiamento, noi vessati
dall'inasprimento della criminalità, organizzata e non, e dal
sopravanzare della corruzione sulla legalità chiediamo ad una classe
dirigente sfiduciata pene più severe, senza avvertire che apriamo la
strada, facilitandolo, a un regime
autoritario
/ le leggi esistono, ma il marciume imputridisce / non percepiamo,
non fiutiamo che la causalità trova il movente in una società
ammalata
proprio nel sistema organizzativo, che ci fa appendici delle
decisioni prese dall'alto...
...e la normalità della nostra
<servitù volontaria> (Bordoni) adatterà al modello di sempre
ogni novità emergente, rivelando in noi la depressione che
affligge il nostro tempo in smascherante congiunta estrinsecazione di
indifferenza e rassegnazione.
Necessita
un cambiamento di prospettiva: dall'immediata
disfunzione e
dal reato
all'origine
del
fenomeno / origine
la quale, a sua volta, <viene propagata dal fenomeno in
propagazione> (Stengers, Concetti
nomadi, già cit.
al
prossimo blog una più accurata riflessione
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