OTTANTACINQUESIMO SOLILOQUIO
Nausea e disgusto
interrompevano l'83° blog / l'animosa intemperanza del governarci
per governarci violava sia la nostra coscienza politica,
rendendo valido il votare sia per per due indirizzi politici di
opinini diverse, salvaguardando il sindaco,
sia la nostra libertà di voto nell'obbligo di votare un maschio e
una femmina / incontinenza che prevaricava la mia pazienza a tal
punto dall'essere tentato di
chiudermi nella mia solitudine.
Riflettendo, il silenzio non
è tacita convalida di quella sopraffazione del nostro discernimento?
Quindi, non è complicità?
Scelgo. Sviluppo
il continuativo dell'83°
blog, potenziandolo in quei
rilievi che tracciavano una possibile inversione interpretativa dei
fenomeni epidemici,
sollevando a problema la loro radice di origine / fenomeni
in recrudescenza, i quali
appestano la nostra vita quotidiana, travagliata da una crisi
con la quale siamo vincolati a convivere / crisi,
la quale...proprio nel suo campo economico/finanziario...getta
luce sulle funzioni cognitive umane degli
“attori” preposti alla formulazione e soluzione dei problemi
emergenti.
Un'ampia
gamma di stimoli provenienti da quel settore, in contemporanea
interazione con l'espansione planetaria della tecnologia
mobile, rende instabile
l'equilibrio del nostro vivere individuale e sociale, complicandolo a
tal punto che qualsiasi perturbazione può generare fattori
gravitazionali, i quali, a seconda delle circostanze...come si
verifica in un regime complesso – e noi viviamo questa fase
-...possono essere insignificanti o possono cambiare tutto
(Stengers, Complessità).
Fase
di emergenza permanente,
la nostra, la quale richiederebbe a quei stimoli,
risposte pertinenti /
al contrario, assistiamo al riattivare la linea interpretativa di
quel modello che la
Stengers definisce semplice (ibidem)
/ modello da
ricondurre a quell'atteggiamento mentale di un pensare
secondo (diremmo oggi) le
strutture specifiche dell'intelligenza dell'uomo / atteggiamento,
al quale si deve la provenienza
della nostra cultura e del suo
relativo attualizzarsi
nelle sue varie primavere.
Atteggiamento
da rievocare oggi, in quanto la veloce trasformazione dell'ambiente
sociale e di una diversa genealogia delle teorie
semantico-linguistiche, in forza della tecnologia mobile,
offre il quadro delle loro condizioni per un suo rivangante riesame /
atteggiamento mentale che
dischiudeva un orizzonte di significatività opera dell'intelligenza
dell'uomo...
...purtroppo la
nostra imprevidente miopia
fa rivivere in noi il mito di Sisifo: il <macigno
sollevato in quel momento contro
il fato per affermare
l'origine esclusivamente umana di
tutto ciò che è umano...rotola ancora> (A.
Camus, Il mito di Sisifo):
lo scivolamento verbale delle molteplici pratiche discorsive
smaschera un parlare tanto per parlare.
Un monosemico
nelle varie inversioni del linguaggio, mi spinge a sviluppare il
continuo
dell'esternazione interrotta sfilando,
di volta in volta, dall'intenzionato dal
singolo autore...supporto alla mia elaborazione...
enunciati di loro pertinenza
/ enunciati di varia competenza
professionale fruibili a “fotogramma”, in quanto atti ad
evidenziare fasi dei
vari mutamenti della linea interpretativa che delinea quella che
Lacan definisce <esperienza di verità> / configurazione, da me
decifrata e prospettata, nel blog di
riferimento, in quell'ordinamento che è...per
me...l'ossatura
socio-politica...la
quale è tale,
in quanto è culturale,
e, viceversa, è tale,
in quanto è socio-politica...:
l'organizzazione umana del nostro convivere,
culturalmente postulata <società>.
La motivazione al prossimo
blog.
Nessun commento:
Posta un commento