giovedì 15 dicembre 2016

CINQUANTOTTESIMO SOLILOQUIO

Riflettere sulla provenienza...incentivo umano dell'impianto genealogico della nostra cultura.../ riscoprire in esso il seme della nostra cultura che ha istruito il nostro schema mentale nel calcolo di massimizzazione della nostra condotta razionale, normalizzandola in funzione dell'utile / rinvenirla, non attraverso un Io trascendentale (Kant), ma <attraverso i soggetti storici immersi nella loro epoca e nella loro cultura> (P. Lévy, Il paradigma del calcolo, in Concetti nomadi, cit.)...
.un riscontro con il rilevato, già citato. di Foucault di riportare il discorso sulla cultura, e i saperi che. essa corrisponde, al campo di determinazione storica, costituito dagli uomini <che vivono, parlano e producano>.

In tale svolta, quel riflettere è un comporsi in discernimento a capire e capirci sul come <le geometrie (teoriche delle varie formazioni discorsive, quali filosofia, scienza, logica, tecnologica, abbiano addottrinato le strutture psicologiche (delle nostre operazioni mentali secondo) l'ordine di costruzione (di quelle teorie) / ordini di costruzioni, i quali <sfuggono all'introspezione...(e al nostro) comportamento> (Piaget/Inhelder, Le operazioni intellettuali...in v. 7° del Trattato, cit.)...poiché elaborati da un <pensiero astrattivo (che) impone a ogni formazione concettuale l'illusione della grandezza, ma conservano un antidoto nella distanza dall'oggetto dell'azione, nella riflessione e nella trasparenza> (Adorno,Minima moralia).

Il riflettere attraverso un riflettersi non separa il nostro io e l'esperienza del vivere la propria mondanità che via via ogni io va maturando: si congegna in un tutt'uno con quella esperienza / assume il compito di una di una riflessione critica, lontana da ogni assiomatica ideologica o <di fronte alla tendenza della liquidazione della (cultura), tendenza oggettiva e che si impone al di sopra dei confini politici, (dal) buttarsi col coraggio della disperazione dalla parte della tendenza più forte: (quell'agire riflessivo si farebbe) complice della caduta nella barbarie> (Adorno/Horkheimer, Sociologia II).

Attraverso tale riflessione, la mia procedura di lettura della provenienza schiva le diverse procedure su di essa / è sorretta da un <pensare in affanno> / <implica il pensare come fare> / è sostenuta da quel bisogno che <esige che si pensi> (Adorno, Dialettica negativa) / è consapevole dell'ingranaggio del condizionamento di un sociale normato culturalmente / ne <comprende l'impossibilità> di uscirne fuori (Adorno, Minima moralia).

Questa mia confessione, che non chiede assoluzione, si ripercuote in quella riflessione / la dirige...sviandola dal prototipo della nostra letteratura: Homo sapiens, riprodotto oggi nell'uomo medio, statisticamente rilevato / fa propria la convergenza fra Foucault e Lévy / si pone come obiettivo il dato di fatto, causato da <soggetti storici immersi nella loro epoca e nella loro cultura>...
...e da quegli uomini, dissotterrare il fattore che ha fertilizzato il seme...da loro interrato, di un diverso atteggiamento mentale, demitizzando la loro cultura di origine e dischiusa la via verso l'autodeterminazione dell'uomo...in brullo reificante la nostra intelligenza.

Rinvio al prossimo blog

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