CINQUANTOTTESIMO
SOLILOQUIO
Riflettere
sulla provenienza...incentivo umano dell'impianto genealogico
della nostra cultura.../ riscoprire in esso il seme
della nostra cultura che ha istruito il nostro schema mentale
nel calcolo di massimizzazione della nostra condotta razionale,
normalizzandola in funzione dell'utile / rinvenirla, non
attraverso un Io trascendentale (Kant), ma <attraverso i
soggetti storici immersi nella loro epoca e nella loro cultura>
(P. Lévy, Il paradigma del calcolo, in Concetti
nomadi, cit.)...
….un
riscontro con il rilevato, già citato. di Foucault di riportare il
discorso sulla cultura, e i saperi che. essa
corrisponde, al campo di determinazione storica, costituito dagli
uomini <che vivono, parlano e producano>.
In tale
svolta, quel riflettere è un comporsi in discernimento a
capire e capirci sul come <le geometrie (teoriche
delle varie formazioni discorsive, quali filosofia, scienza,
logica, tecnologica, abbiano addottrinato le strutture psicologiche
(delle nostre operazioni mentali secondo) l'ordine di costruzione (di
quelle teorie) / ordini di costruzioni, i quali <sfuggono
all'introspezione...(e al nostro) comportamento> (Piaget/Inhelder,
Le operazioni intellettuali...in v. 7° del Trattato,
cit.)...poiché elaborati da un <pensiero astrattivo (che)
impone a ogni formazione concettuale l'illusione della grandezza, ma
conservano un antidoto nella distanza dall'oggetto dell'azione, nella
riflessione e nella trasparenza> (Adorno,Minima moralia).
Il
riflettere attraverso un riflettersi non separa il nostro io
e l'esperienza del vivere la propria mondanità che via via ogni io
va maturando: si congegna in un tutt'uno con quella esperienza /
assume il compito di una di una riflessione critica, lontana
da ogni assiomatica ideologica o <di fronte alla tendenza
della liquidazione della (cultura), tendenza oggettiva e che si
impone al di sopra dei confini politici, (dal) buttarsi col coraggio
della disperazione dalla parte della tendenza più forte:
(quell'agire riflessivo si farebbe) complice della caduta nella
barbarie> (Adorno/Horkheimer, Sociologia II).
Attraverso
tale riflessione, la mia procedura di lettura della provenienza
schiva le diverse procedure su di essa / è sorretta da un <pensare
in affanno> / <implica il pensare come fare> / è sostenuta
da quel bisogno che <esige che si pensi> (Adorno, Dialettica
negativa) / è consapevole dell'ingranaggio del condizionamento
di un sociale normato culturalmente / ne <comprende
l'impossibilità> di uscirne fuori (Adorno, Minima moralia).
Questa mia
confessione, che non chiede assoluzione, si ripercuote in
quella riflessione / la dirige...sviandola dal prototipo della
nostra letteratura: Homo sapiens, riprodotto oggi nell'uomo
medio, statisticamente rilevato / fa propria la convergenza fra
Foucault e Lévy / si pone come obiettivo il dato di fatto,
causato da <soggetti storici immersi nella loro epoca e nella loro
cultura>...
...e da
quegli uomini, dissotterrare il fattore che ha fertilizzato il
seme...da loro interrato, di un diverso atteggiamento mentale,
demitizzando la loro cultura di origine e dischiusa la via verso
l'autodeterminazione dell'uomo...in brullo reificante la nostra
intelligenza.
Rinvio
al prossimo blog
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